INTERVISTA ESCLUSIVA

Intervista all’uomo politico che aveva predetto la crisi comunale.

Gubinelli: “Epilogo scontato, folle chi ha illuso il paese”.

MARCELLINA, 10 Aprile 2011 -  La notizia è recente: dopo solo due anni, termina a Marcellina l’amministrazione del sindaco Alfredo Ricci, dimissionario. Una decisione improvvisa, frutto del deterioramento  di crisi iniziata pochi mesi dopo la vittoria delle elezioni, a causa di malumori all’interno maggioranza,  culminata con le dimissioni dell’ex primo cittadino. Ad indurre Ricci alla sua scelta, le precedenti dimissioni di un blocco di assessori della maggioranza che hanno accusato l’ex-Sindaco di aver portato in dote alla cittadinanza solo “paralisi amministrativa, proposte della giunta disattese e promesse mancate”.
Quella dell’ex-Sindaco, rischia ora di passare alla storia come una delle amministrazioni comunali più brevi e travagliate, nonostante il tentativo in extremis di recuperare numeri in maggioranza offrendo un posto di governo ad un consigliere di opposizione, promosso poi assessore.
Un commissario prefettizio verrà nominato, a breve, per gestire l'ordinaria amministrazione fino alle prossime elezioni, previste per il 2012.
Doverosa, quindi, un’intervista a chi, con ben due anni di anticipo, questa situazione l’aveva prevista: Amerigo Gubinelli.

Sig. Gubinelli, in questi giorni concitati in molti a Marcellina  si sono ricordati delle sue dichiarazioni, rilasciate all’indomani della vittoria della Lista di centro-sinistra “Mondi nuovi” che vide Ricci Vincente.In quell’occasione, lei disse che il Sindaco non sarebbe durato molto: perché ne era così convinto?
“I fatti hanno dimostrato che sono stato un facile profeta, ma il mio non era solo scetticismo di parte, come poteva sembrare in quel periodo, vista la vittoria della sinistra. Ne ero convinto perché aveva appena vinto una coalizione disunita, composta da politici e non, con idee diverse gli uni dagli altri.”

Che giudizio esprime sul sindaco dimissionario?
“Credo che un bravo dottore, un bravo professionista, ecc.. non è detto che sia allo stesso tempo anche un bravo politico o amministratore.”

A suo avviso, qual è stata la peggior mossa dell’amministrazione Ricci?
“Senza dubbio quella di aver tolto a sei assessori la delega, a soli sei mesi dall’inizio del mandato.”

Gli ex-assessori, che hanno pubblicamente criticano Ricci, sono totalmente assenti da colpe?
“Penso che nel momento che si acquisisce la carica, un sindaco debba tenere a mente che 'governare non significa comandare'. Ricci doveva avere la capacità di 'fare da mastice', di essere, in poche parole, un 'catalizzatore' ed un 'collante' per l’intera amministrazione comunale, allora sì che avrebbe potuto davvero innovare la 'macchina amministrativa del paese'.”

All’insegna dell’innovazione, è la richiesta fatta nei giorni scorsi dai membri dell’associazione “Marcellina on-line”: poter filmare in diretta le sedute del Consiglio comunale. Cosa pensa di questa iniziativa?
“Non la ritengo malvagia, anzi, credo che sia un’iniziativa molto positiva, perché permette ai cittadini che non possono partecipare dal vivo al Consiglio Comunale, di poter avere la possibilità di vederlo in diretta, stando comodamente in casa. Con questa iniziativa, qualora verrà realizzata in futuro, tutti potranno essere aggiornati su scelte, proposte ed idee emerse dal Consiglio Comunale. Non è un caso che il computer sia oggi fra i più diffusi mezzi di comunicazione.”

Il Presidenza della Repubblica, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha detto che la rinascita della Nazione deve partire dai Comuni. Condivide questa opinione?
“La condivido pienamente, perché c’è una gerarchia politica: dal 'basso' devono partire le buone idee, come quella di essere orgogliosi di vivere nel proprio paese, concetto che fa crescere l’orgoglio di essere italiani.”

Nel 2009, a pochi giorni dall’inizio della campagna elettorale, si è trovato, suo malgrado, a dover lottare con un avversario non politico: il terribile incidente stradale occorsogli nel maggio del 2009. Questa disavventura l’ha cambiato?
“Premesso che non temo la morte, perché credo che la possa temere solo chi non ha mai vissuto davvero, non credo mi abbia cambiato, né come uomo né come politico. Al risveglio da quel terribile incidente, la più bella soddisfazione è stata quella di essere circondato da parenti ed amici, ciò ha avuto un significato molto particolare per me, perché credo che la cosa peggiore non sia l'eventualità di poter morire, ma la solitudine. Allo stesso tempo, in quell'occasione capii di essere davvero un uomo appagato che non ha rimpianti, ma mai avrei voluto lasciare mia figlia senza un padre.”

Quali iniziative politiche ha promosso negli ultimi due anni, dopo aver assunto la presidenza del gruppo “IMAGO-PDL Marcellina”?
“Sono state veramente tante, difficile ricordarle tutte, ma sono elencate nel mio sito. Quelle che ho più a cuore, però, sono quelle che ancora non si sono realizzate, quelle che desidero portare a breve a compimento. Mi riferisco, in particolare, a due iniziative. L’installazione di un distributore di latte fresco che permetterà ai cittadini di Marcellina di poter gustare il sapore del latte vero e sano risparmiando soldi. L’altra, è quella che riguarda l’installazione di un distributore di acqua minerale, sovvenzionato dalla Regione Lazio, che permetterà ai cittadini di avere, finalmente, acqua pura e fresca con pochi centesimi. Come ultima iniziativa, ma non per importanza, c’è la realizzazione di un monumento in ricordo dei morti e mutilati sul lavoro.”

Nel 2009, il centro-destra si presentò diviso alle elezioni amministrative e lei fondò la Lista Civica “Marcellina vola” per il PDL: crede sia stata questa divisione a far vincere il centro-sinistra?
“Diciamo di no, ma ha contribuito abbastanza alla sconfitta del centro-destra. Io stesso mi son rifiutato di rimanere a contatto con molti ‘personaggi’ della politica locale, dei veri ‘dinosauri’, che non hanno voluto lasciare spazio ai giovani, finendo per favorire, alla fine, la vittoria del centro-sinistra.”

L’abbiamo già vista in veste di candidato a Sindaco, alle scorse elezioni comunali: tornerebbe a ricandidarsi alla carica di primo cittadino?
“Sono un uomo ambizioso, orgoglioso di essere di Destra ‘pura’, non scendo a compromessi per comprarmi una poltrona in Consiglio. Sempre coerente con le mie idee e con me stesso. Per queste motivazioni, non vedo perché dovrei rinunciare all’idea di candidarmi a Sindaco, è una decisione già presa nel 2009: la ribadisco. Farei un passo indietro, solo se fossi certo servisse al paese o al partito.”

Amerigo Gubinelli «...i valori fondamentali della Destra, sono ancora validissimi. Anche se ritengo che ormai la Destra, per come l'abbiamo concepita fino ad oggi, non esista più. La storia politica di ognuno di noi non ha più valore, in una società dove la fedina penale pulita è solo la certificazione di non contare nulla...»

Come in ogni città italiana, anche a Marcellina è molto sentito il problema dell’integrazione fra italiani e stranieri. Le ultime stime parlano di oltre duemila stranieri su settemila residenti, non a caso, nelle passate elezioni una romena (Leontina Ionescu, ndr) conquistò un seggio nel Consiglio Comunale.  Lei, che in passato ha fatto molto clamore per una sua intervista in cui criticava l’inserimento di stranieri nelle liste elettorali, cosa ne pensa in merito?
“Io sono di Destra, ma non sono assolutamente razzista. Sono per l’integrazione, ma non prendiamoci in giro: le due straniere sono state inserite nelle liste elettorali, dai due schieramenti avversari alla mia lista, solo per i voti che avevano, sono state sfruttate: questo è per me il vero razzismo!”

Nel 2009, il suo slogan elettorale era “lealtà, coerenza e passione”: è ancora valido?
“Sono i valori fondamentali della Destra, sono ancora validissimi. Anche se ritengo che ormai la Destra, per come l’abbiamo concepita fino ad oggi, non esista più. La storia politica di ognuno di noi non ha più valore, in una società dove la fedina penale pulita è solo la certificazione di non contare nulla e dove ‘valori’ quali il tatticismo, l’arrivismo, il personalismo, il clientelismo ed il nepotismo, sono mezzi necessari per attuare le proprie carriere politiche.”

Quali sono le reali esigenze della città di Marcellina?
“Marcellina sta avendo una grande crescita demografica e, non solo a causa degli stranieri, ma rimane un luogo-dormitorio. In molti sono venuti ad abitare in questa città, ma non si vedono in giro. Il perché è semplice: non ci sono servizi. Si devono creare, quindi, partendo da zero. Il mio sogno nascosto è quello creare anche un simbolo che identifichi la città ovunque. Un monumento, o qualche altro tipo di architettura, che caratterizzi la città come, ad esempio, il Castello per Palombara e San Polo o la Tour Eiffel per Parigi.”

Nel suo sito internet ci sono foto che la ritraggono a dorso nudo. Ci tolga la curiosità: è solo vanità personale?
“No, hanno un preciso significato quello foto. Chi ha letto biografie o visto documentari su Mussolini,  non avrà problemi a comprenderlo.

Si spieghi meglio.
”Anche Mussolini amava spesso farsi fotografare in questo modo, celebri sono le foto che lo ritraggono a torso nudo mentre trebbiava il grano. Lo faceva perché, ritenendo di avere un corpo possente, voleva dare l’esempio agli italiani: fate anche voi come me.  Come il Duce, ritengo che aver cura del proprio corpo sia molto importante. E’ per questo motivo che ho voluto far pubblicare nel mio sito anche foto che mi ritraggono “poco vestito”, sia mentre svolgo attività fisica che in altri contesti.”

Concludo l’intervista chiedendole di rivolgere un messaggio ai cittadini...
“Mi auguro che abbiano più coraggio nei loro sogni e che lottino sempre per realizzarli.”

(Massimiliano Giovanni Papili)

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